Vincere la stanchezza primaverile in 3 mosse

Per il nostro organismo, lasciarsi definitivamente l’inverno alle spalle non è così automatico come potrebbe sembrare, così la tanto attesa primavera può portare con sé stanchezza e altri fastidiosi disturbi che possono influire negativamente sull’umore e sulla qualità della vita.

La caratteristica astenia primaverile è dovuta a diversi fattori, tra cui l’accumulo di tossine nell’organismo durante i mesi invernali, fattori ambientali e climatici, stress, malattie invernali non ancora superate. Intervenire con le erbe è un metodo efficace per intervenire in maniera dolce raggiungendo buoni risultati in tempi brevi.

1. Depurare l’organismo

A inizio stagione, una buona norma per alleggerire il lavoro di adattamento del nostro organismo è eseguire un ciclo depurativo di circa 30-40 giorni. Si può ricorrere per esempio al succo di Aloe vera oppure alle tipiche radici depurative, come il Tarassaco, la Bardana e la Cicoria. Preparare un decotto mettendo un cucchiaio della miscela di radici in mezzo litro di acqua in ebollizione, facendo bollire il tutto per 5 minuti e poi lasciando intiepidire prima di filtrare e consumare nel corso della giornata.

2. Superare lo stress psicofisico

Per aiutare l’organismo a superare periodi di stress psicofisico legato all’adattamento stagionale o a fattori personali, è indicato il trattamento erboristico con piante dalle proprietà adattogene (che aiutano l’organismo ad adattarsi a condizioni particolari). L’Eleuterococcco e il Ginseng sono gli adattogeni per eccellenza. Vanno assunti, per periodi minimi di 30 – 60 giorni. Un altro buon adattogeno che non presenta particolari controindicazioni è la Rhodiola rosea, di cui si utilizza la radice o l’estratto. Ha un’azione positiva nei casi di stress psicofisico, contiene agenti antiossidanti e antiinvecchiamento, aumenta la resistenza fisica, le capacità mentali e la funzionalità sessuale. Per la sua azione normalizzante sul sistema cardiovascolare e sul sistema nervoso centrale aiuta a riequilibrare gli sbalzi d’umore e a migliorare la qualità del sonno. Si prendono 50 gocce di estratto idroalcolico, disciolte in acqua, per una o due volte al giorno.

3. Vincere l’astenia

Per gli adulti

Due piante che esercitano un’azione tonificante, pur senza essere stimolanti, sono la Genziana e il Rosmarino. Siccome il decotto di queste piante ha un gusto molto sgradevole, si può ricorrere all’estratto fluido o alla tintura madre, di cui si assumono 30 gocce (15 di genziana e 15 di rosmarino) 2 volte al giorno (al mattino e a mezzogiorno), almeno un quarto d’ora prima dei pasti. La Genziana ha anche virtù aperitive e digestive, mentre il rosmarino è anche un depurativo del fegato. Evitarne l’uso nelle ore serali.

Per i bambini

Il Polline è un tonico ricostituente adatto a tutti, ed è ricco di enzimi. Vitamine sali minerali. Aiuta adulti, anziani e bambini a riprendere energia dopo convalescenze o periodi di stanchezza. Il prodotto, elaborato dalle api, si acquista in barattoli e si presenta come granelli dal sapore caratteristico. Se ne prende per almeno 30 giorni un cucchiaino da caffè al giorno, al naturale o schiacciato e sciolto in miele o liquidi tiepidi (perché il calore ne altera le caratteristiche).

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