La fragola, storia e proprietà di una delizia

Chi non conosce questa minuscola, strisciante pianta dalle foglie verdissime, i fiori candidi, il frutto rosso, quasi un inno alla nostra bandiera? La Fragola cresce allo stato selvatico, soprattutto nei boschi e nei prati con frutti piccoli, profumatissimi e molto gradevoli al palato. Coltivata si presenta più grande, esteticamente migliorata ma penalizzata nel profumo e nel sapore. Certo, è da preferire quella di bosco sia per le qualità organolettiche sia per la coltivazione priva di concimi, ma se non abbiamo in programma una gita per boschi, dobbiamo accontentarci della comodità del fruttivendolo sotto casa.

Perché si chiama così?

Botanicamente chiamata Fragraria Vesca da Linneo, la Fragola ha il suo etimo in fragrans, appunto per il profumo particolare della sua polpa. Parliamo di polpa e non di frutto perché, in realtà la parte rossa commestibile è un falso frutto, un ricettacolo nel quale sono inseriti i veri frutti rappresentati da acheni ovali, cioè quei semetti di colore giallastro o bruno che punteggiano la polpa.

La Fragola come mito

La Fragola è conosciuta fin dai tempi antichi come pianta consacrata al sole. Questa sua solarità è evidenziata soprattutto nelle leggende nate nell’area germanica e anglosassone che considerano la fragola come l’elemento-luce al quale si tende dopo i momenti di buio esistenziale.

La Fragola nella letteratura

La favolistica fa frequente riferimento alla Fragola: bimbi che vanno nel bosco a raccoglierne, Fragole dotate di poteri magici e così via. Il rozzo ma furbo Bertoldo, personaggio ideato da Giulio Cesare Croce, usa la Fragola per uno stratagemma: sceglie la fragola come pianta per la sua impiccagione, voluta dal Re, indispettito dalle marachelle del villano. Avendo dato la sua parola d’onore di accontentarlo nel suo ultimo desiderio, il Re deve accettare e così l’astuto Bertoldo si salva. Ma ricordiamo anche Virgilio, il grande poeta latino nato a Mantova, che cita la Fragola nelle Egloghe:”humi nascentia fraga”. Shakespeare, nell’Otello, descrive il fazzoletto che si rivelerà fatale per Desdemona ricamato di fragole.

Iconografia

Moltissimi manoscritti medioevali presentano decorazioni floreali su cui spicca la Fragola che, nella simbologia cristiana, è abbinata ai dolori di Gesù Cristo durante la Passione. Secondo il parere degli studiosi di iconologia la Fragola ha una funzione non solo decorativa ma anche e soprattutto simbolica: nel colore rosso vivo della polpa e del succo rimanda al sangue versato da Cristo e le sue proprietà terapeutiche sono riferibili all’azione salvifica operata dal Nazareno con la sua crocifissione.

Proprietà terapeutiche

Sì, anche questa graziosa piantina dà il suo contributo in fitoterapia. La droga è costituita dal rizoma (parte sotterranea del fusto) che si raccoglie in autunno e in primavera e nelle foglie da raccogliere nei mesi primaverili. Il decotto di rizoma si beve per aiutare l’organismo a depurarsi e per stimolare l’appetito, mentre usato per gargarismi ha attività antiinfiammatoria sulle mucose orali. L’infuso di foglie ha proprietà astringenti per l’intestino.

Bellezza

La cosmesi si avvale di cataplasmi di foglie di fragole contro la couperose e come maschera di bellezza.

• Cataplasma con foglie di Fragole: far bollire per 60 minuti tre manciate di foglie in un litro di acqua e lasciare raffreddare. Colare l’acqua e frullare le foglie con un cetriolo e una mela sbucciata. Applicare sul viso e lasciare una ventina di minuti. Sciacquare con acqua e sapone, asciugare e tamponare con un batuffolo imbevuto di Acqua di Rose.

 

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