USI CONSIGLIATI
Salute
Cattiva digestione, disturbi circolatori, disturbi della menopausa, dolori artritici, emorroidi, geloni, gotta, irritazioni agli occhi e alla congiuntiva, mancanza di appetito, vasi superficiali dilatati, vene varicose, per stimolare la diuresi, per disintossicare l’organismo
Bellezza
Bevanda rinfrescante e depurativa dell’organismo, maschera astringente all’uva
Cucina
Frutta fresca, frutta secca, macedonie, vino, acquaviti, dolci, torroni, piatti tipici greci e turchi
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DESCRIZIONE
L’uva è l’infruttescenza di un arbusto rampicante a tutti ben noto: la vite. La vite, o Vitis vinifera, è una specie che appartiene alla famiglia delle Vitacee, la sua prima coltivazione risale all’epoca del IV millennio a.C. per opera delle popolazioni della valle dell’Indo, in seguito fu introdotta in Cina dai mercanti che la barattarono per pesche e albicocche. In Italia e in Francia molto probabilmente arrivò, intorno al 600 a.C., grazie alla popolazione dei fenici, infine con la scoperta dell’America furono portate in Europa diverse varietà selvatiche, dalla quale furono prodotti nuovi tipi. Oggi si coltivano in tutto il mondo dozzine di varietà di uva bianca, rossa e nera, che sono suddivise in due categorie principali: l’uva da vino e l’uva da tavolo.
Principi attivi
Contenuti non solo nell’acino, ma anche nelle foglie e nei semi (vinaccioli): tannini, flavonoidi, acidi organici, zuccheri naturali, in particolar modo fruttosio e glucosio, Sali minerali quali ferro, magnesio, potassio, sodio, calcio e fosforo.
Aspetto e crescita
Arbusto rampicante, spontaneo e coltivato, cresce preferibilmente in zone a clima temperato e mediterraneo, in un terreno ricco, fertile e ben drenato, teme molto le gelate primaverili. I fusti sono lunghi e legnosi, in grado di raggiungere anche i 20-30 m di lunghezza, la corteccia del tronco, di colore marrone scuro si stacca in scaglie longitudinali, i rami possono essere di due tipi da bruno-giallastri a bruno-rossicci, quelli più giovani, sono spesso pelosi e sono ancorati al sostegno per mezzo di un cirro situato in posizione opposta alla foglia. Le foglie tondeggianti, con la base profondamente incisa e disposta in posizione alterna, sono dotate di un robusto picciolo, suddivise in tre o cinque lobi presentano la superficie superiore priva di peli, mentre quella inferiore varia da molto pelosa a quasi glabra. I fiori, riuniti in pannocchie opposte alle foglie, sono formati da cinque petali saldati insieme all’apice, i petali così disposti formano una specie di cuffia che cade al momento della fioritura. I frutti infine sono delle bacche (acini o chicchi) circa piccoli, rotondi o oblunghi, riuniti in racimoli o raspi che formano il grappolo. Ogni acino è ricoperto da una sottile pellicola (variabile da gialla a verde, rossa o nera) che racchiude una polpa succosa, ricca di zuccheri e altre sostanze, al cui interno si trovano piccoli semi piriformi, di consistenza legnosa, comunemente conosciuti come vinaccioli. Si riproduce per semina o per innesto.
Raccolta e conservazione
Raccogliere le foglie al momento della fioritura (giugno), oppure all’inizio dell’autunno, raccogliere i frutti quando hanno raggiunto la completa maturazione (agosto-settembre). Fare essiccare le foglie, ed anche i viticci, all’ombra, e conservare in sacchetti di carta o tela. Consumare l’uva fresca, oppure farla seccare disponendola su graticci al sole o in forno a calore moderato, conservare quindi in piccole cassette di legno.
PROPRIETÀ
Molti non sanno che le proprietà terapeutiche della vite non si esauriscono solo con l’uva, ma anche le foglie e i viticci svolgono un’azione benefica e curativa. Le foglie (in particolare quelle delle varietà rosse) hanno proprietà antinfiammatorie e sono adatte a combattere numerosi disturbi della circolazione, vene varicose, emorroidi, geloni e disturbi della menopausa. I viticci sono considerati un ottimo depurativo del sangue, particolarmente utile nel trattamento dell’artrosi e della gotta. L’uva è rinfrescante e dissetante, possiede un elevato valore nutritivo tale da essere considerata un alimento completo (molto diffusa è la nota cura dell’uva), è molto utile per cure depurative e disintossicanti, non solo del sangue ma dell’intero organismo, infine stimola l’appetito facilita i processi digestivi e migliora la diuresi.
Parti utilizzate
Si utilizzano i frutti freschi o essiccati, le foglie e i viticci.
Preparazioni
Decotto di foglie: fare bollire, in un litro di acqua circa, 30-40 g di foglie di vite essiccate e sminuzzate, dopo 10-15 minuti togliere dal fuoco lasciare riposare per 5-10 minuti quindi colare. Assumerne all’occorrenza due-tre tazze il giorno.
Decotto di viticci: fare bollire, solo per qualche minuto, 25-30 g di viticci di vite in un litro di acqua, togliere dal fuoco e lasciare riposare per trenta minuti, filtrare e berne 4-5 tazzine il giorno, secondo le indicazioni del caso.
Infuso di foglie e viticci: versare, in recipienti di terracotta, sopra 50 g di viticci e di foglie di vite essiccate e sminuzzate, un litro di acqua bollente, lasciare intiepidire, quindi filtrare e prenderne tre bicchierini.
Succo d’uva: spremere una quantità desiderata di acini d’uva, fino a ottenere una buona quantità di succo. In commercio si può anche trovare il succo d’uva pastorizzato facilmente assimilabile dall’organismo.
Salute
Cattiva digestione, mancanza di appetito, per stimolare la diuresi: come aperitivo e stimolante intestinale mangiare durante la giornata 200 g di uva circa, oppure bere due bicchieri di succo d’uva.
Disturbi circolatori, disturbi della menopausa, emorroidi, vene varicose: bere all’occorrenza 3-4 tazze al giorno di decotto di foglie di vite, oppure 2-3 bicchierini d’infuso di foglie e viticci, inoltre bere durante la giornata 1-2 bicchieri di succo di uva.
Dolori artritici, geloni, gotta, vasi superficiali dilatati: come tonico e depurativo del sangue bere 4-5 tazzine al giorno di decotto di viticci, inoltre si consigliano di fare impacchi o applicare compresse direttamente sulle parti interessate utilizzando il decotto o l’infuso di foglie e viticci di vite.
Irritazioni agli occhi e alla congiuntiva: fare all’occorrenza due volte il giorno, in caso d’infiammazioni, bagni oculari utilizzando il decotto di viticci di vite.
Per disintossicare l’organismo: la cura dell’uva è un ottimo rimedio per eliminare l’accumulo di tossine nell’organismo, si raccomanda, però, di farsi seguire assolutamente da un medico o da un naturopata, inoltre per tutta la durata della cura non si devono assumere altri alimenti o farmaci. Prima fase (durata qualche giorno): bere al mattino a digiuno due bicchieri di acqua fredda o calda, dopo trenta minuti fare colazione con 225 g di uva (consumare tutte le varietà disponibili e lavare sempre con acqua calda), masticare accuratamente la pelle e semi (tralasciare i semi se si soffre di ulcera gastrica). Bere durante la giornata, per favorire l’evacuazione quotidiana, 1 l di acqua tiepida 1-2 volte il giorno, i pasti consigliati durante la giornata sono sette circa, ogni due ore (mangiare da un minimo di 450 g a un massimo di 1,800 kg di uva il giorno). Seconda fase: aggiungere alla dieta altra frutta fresca, pomodori, latte acido o ricotta, anche se il primo e l’ultimo pasto devono essere costituiti solamente da uva. Terza fase: inserire nella dieta tutti gli alimenti che possono essere mangiati crudi (verdure, frutta fresca e secca, latte acido, yogurt, siero di latte, miele, olio di oliva e infine le uova sode). Quarta fase: colazione a base di uva, pranzo con verdure a vapore, a cena insalata.
Bellezza
Maschera astringente all’uva: è una maschera adatta per tutti i tipi di pelle e per tutte l’età, ottima per rassodare la pelle flaccida e rifornire la cute di vitamine, senza stringere e occludere troppo i pori. Tagliare a metà due o tre grossi acini d’uva (meglio se uva bianca) ed eliminare con cura i semini interni, strofinare quindi gli acini sulla pelle del viso e del collo, ripassando più volte.
Bevanda rinfrescante e depurativa dell’organismo: pigiare un bel grappolo d’uva, passare al colino e profumare con 1-2 gocce di estratto di vaniglia, bere regolarmente due volte al giorno per avere una pelle pulita e luminosa.
In cucina
L’uva da tavola si consuma come frutta fresca di stagione, in macedonia o ridotta in succhi, con l’uva fresca molto matura, si confeziona il vino cotto, mosto stracotto fino a diventare una melassa dolcissima usata per confezionare mostaccioli e torroni. L’uva si consuma anche come frutta secca, dalle uve appassite si producono i vari passiti, le giovani foglie della vite servono per avvolgere le carni dell’agnello e il riso nella cucina greca e turca. Con le vinacce si preparano acquaviti come le grappe.
CURIOSITÀ
Un tempo l’uva era raccolta una volta l’anno, oggi con i metodi di coltivazione intensiva e la rapidità dei trasporti, è disponibile tutto l’anno.