ISSOPO (Hyssopus officinalis)

USI CONSIGLIATI

Salute

Asma, bronchite, catarro nei bronchi e nei polmoni, infiammazioni alla bocca, raffreddore comune e da fieno, tosse, cattiva digestione, gas intestinali, mancanza di appetito, contusioni, ecchimosi, ferite, piaghe, ulcere, eccitazione nervosa, isterismo, per normalizzare la circolazione del sangue.

Bellezza

Bagno stimolante per pelli pallide e atoniche, profumo con effetto calmante e rilassante.

Cucina

Insalate, aromatizzante per piatti di carne e pesce, minestre, zuppe, macedonie, liquori.

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DESCRIZIONE

L’Issopo, unico membro del genere Hyssopus, è una piccola pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Labiate. Il suo nome è in pratica invariato in quasi tutte le lingue europee: Issopo è, infatti, un termine molto antico, la cui origine può essere fatta risalire alla lingua greca e all’ebraico. Originario dell’Europa centrale e meridionale e dell’Asia temperata occidentale, venne in seguito esportato in America settentrionale, dove si naturalizzato, oggi è estesamente coltivato su scala commerciale in Europa, Russia e India come pianta ornamentale, in Italia l’Issopo cresce spontaneo in tutte le regioni, dal mare ai rilievi.

Principi attivi

Olio essenziale (0,3-0,8), contenente pinocanfone, pinene e tujone, un glucoside flavonico, diosmina, tannini (8%), mucillagine, resina, gomma, acido tursolico e oleanolico.

Aspetto e crescita

Piantina erbacea perenne, aromatica e cespugliosa, che cresce preferibilmente in terreni asciutti o sabbiosi, calcarei e rocciosi e in posizioni ben soleggiate, cresce bene anche in casa come pianta ornamentale. Possiede fusti eretti, ramificati, che raggiungono un’altezza di 20-60 cm circa, sono legnosi nella porzione basale ed erbacei in quella apicale, a sezione quadrata e scarsamente pelosi. Le foglie aromatiche, disposte in posizione opposta, sono intere con forma allungato-lanceolata e con l’apice leggermente acuminato, in quelle più basse la base si restringe in un corto picciolo, mentre le foglie superiori sono sessili e di dimensioni ridotte, sono tutte di colore verde intenso e presentano sulla superficie piccole ghiandole tormentose. Il fiore, riuniti in numero di quattro-sei, forma piccoli verticillastri ravvicinati in spighe apicali, sboccia da luglio a ottobre e sono di colore azzurro intenso, ma se ne trovano anche di varietà di colore viola, rosso, rosa o bianco, durante il periodo della fioritura attirano api e farfalle. Il frutto infine è costituito da quattro acheni ovali allungati a sezione quadrata racchiusi nel calice del fiore persistente, all’interno sono contenuti piccoli semi di colore bruno, piatti a goccia e lunghi 3 mm circa. L’Issopo si riproduce per semina primaverile, per divisione dei cespi in primavera o autunno, oppure per talea in tarda primavera o a inizio dell’estate.

Raccolta e conservazione

Le sommità fiorite si raccolgono insieme alla porzione erbacea dei fusti (evitare la parte basale lignificata) in giugno-luglio appena inizia la fioritura. Le foglie possono essere raccolte tutto l’anno. In genere le foglie si utilizzano fresche, mentre le sommità vanno riunite in mazzi ed essiccate all’ombra o in un locale aerato, evitando la luce diretta del sole. Conservare in sacchetti di carta o di tela.

PROPRIETÀ

L’Issopo è una pianta molto balsamica, svolge, infatti, un’efficace azione espettorante e carminativa, è utilizzato nella cura delle bronchiti, dei comuni raffreddori e di quelle da fieno, come calmante negli attacchi asmatici ed espettoranti del catarro bronchiale e contro la tosse. Possiede inoltre proprietà stomachiche, sedative, leggermente diaforetiche e diuretiche, astringenti e spasmolitiche, stimola l’appetito e facilita i processi digestivi, contribuendo alla secrezione dei succhi gastrici, ed elimina i gas intestinali, è utile nella cura di calcoli renali e della vescica producendo un aumento della diuresi. Per uso esterno, infine, svolge un’azione astringente e detergente, favorendo la guarigione di ferite, contusioni ed ecchimosi.

Parti utilizzate

Sono impiegate le sommità fiorite essiccate e le foglie fresche o essiccate.

Preparazioni

Infuso: mettere in infusione 20-25 g di sommità fiorite, essiccate e sminuzzate grossolanamente, in un litro di acqua bollente, lasciare raffreddare completamente, quindi colare e conservare in una bottiglia ben chiusa in un luogo fresco e asciutto.

Decotto: mettere 5 g di sommità fiorite essiccate in una tazza di acqua fredda, quindi far bollire per 10-15 minuti, spegnere il fuoco e dopo cinque minuti filtrare, addolcire con un poco di miele e bere ancora caldo.

Tintura: lasciare a macero, per 8-10 giorni, 25 g di sommità fiorite in 80 g circa di alcool a 80°, dopo una settimana filtrare e conservare in una boccetta di vetro scuro con contagocce. La dose consigliata è 10-20 gocce 2-3 volte durante la giornata.

Vino medicinale: fare macerare, per dieci giorni, 50 g di fiori essiccati in un litro di buon vino bianco o rosso (tipo marsala), come si preferisce, filtrare e consumare a bicchierini all’occorrenza.

Olio essenziale: ottenuto per distillazione dalle sommità fiorite, si acquista già pronto in erboristeria o in farmacia, prendere 2-3 gocce tre volte il giorno seguendo le indicazioni.

Salute

Asma, bronchite, catarro nei bronchi e nei polmoni, infiammazioni alla bocca, raffreddore comune e da fieno, tosse: prendere, preferibilmente lontano dai pasti, 2-3 tazze d’infuso il giorno, dolcificare se si desidera con dello zucchero o del miele, in caso di tosse e catarro persistente bere una tazza di decotto ben caldo prima di andare a dormire, in alternativa, lontano dai pasti 2-3 volte il giorno, prendere quindici gocce di tintura su una zolletta di zucchero da sciogliere in bocca, oppure diluirle in una tazza di latte caldo. Per contribuire a calmare le infiammazioni alla gola, si consiglia inoltre da compiere ripetuti sciacqui e gargarismi utilizzando una tazza d’infuso o di decotto.

Cattiva digestione, gas intestinali, mancanza di appetito: bere dopo i pasti principali, ogni volta che se ne avverte la necessità, una tazza d’infuso caldo dolcificata, se si desidera, con un poco di miele, oppure prendere 10-20 gocce di tintura disciolte in un cucchiaio di acqua calda, o 1-2 bicchierini di vino medicinale dopo i pasti. Per stimolare l’appetito, assumere le gocce di tintura o il vino medicinale 30-40 minuti circa prima di mangiare.

Contusioni, ecchimosi, ferite, piaghe e ulcere: per pulire e favorire la cicatrizzazione, praticare, direttamente sulle zone doloranti, degli impacchi, sciacqui, lavaggi e frizioni con garze e cotone imbevute nell’infuso o nel decotto, in alternativa, utilizzare le foglie fresche per fare un impiastro d’applicare sulle zone interessate e lasciare agire per 20-30 minuti circa.

Eccitazione nervosa, isterismo, per normalizzare la circolazione del sangue: prendere all’occorrenza, per un’azione calmante e sedativa, 2-3 gocce di olio essenziale disciolte in un cucchiaino di zucchero o mescolate a un poco di miele.

Avvertenze

Non somministrare a soggetti epilettici, ad alte dosi, infatti, l’olio essenziale può provocare crisi di epilessia, in questi casi consultare subito il medico.

Bellezza

Bagno stimolante per pelli pallide e atoniche: preparare un infuso con 50 g di sommità fiorite in 500 ml di acqua calda, dopo un’ora filtrare e conservare il liquido in una bottiglia. Per un bagno stimolante versare tutto l’infuso nell’acqua della vasca, oppure utilizzarlo come tonico da passare con un batuffolo di cotone sulla pelle del viso e del collo per ridonarle colore e freschezza.

Profumo con effetto calmante e rilassante: mescolare bene a 50 g di alcool etilico venti gocce di olio essenziale di Limone, quindici gocce di olio essenziale di Issopo, dieci gocce di olio essenziale di Salvia, conservare in una boccetta ben chiusa per evitare che evapori.

In cucina

Le foglie fresche di Issopo sono utilizzate in cucina per aiutare la digestione di carni e pesci molto grassi, strofinate sulla pelle della selvaggina donano un caratteristico aroma, insaporiscono stufati, minestre, zuppe di verdura e di legumi, sono servite nella macedonia con i Mirtilli. I fiori sono aggiunti alle insalate, mentre l’olio essenziale da essi ricavato rientra nella preparazione di alcuni liquori.

CURIOSITÀ

Il termine greco hyssopos deriva da una parola ebraica che significa “erba santa” cosiddetta perché usata per le purificazioni dei templi e dei lebbrosi. Ora le pianticelle di Issopo trovano ampio utilizzo a scopo decorativo, soprattutto come siepe da giardino.