CILIEGIO (Prunus avium)

USI CONSIGLIATI

Salute

Artrite, edematosi, gotta, ingorghi della milza, pelli irritate, screpolate, con capillari fragili e dilatati, reumatismi, aumentare la diuresi, eliminare acidi urici, ridare vigore all’organismo debilitato

Bellezza

Cellulite, couperose, fragilità capillare, maschere alla Ciliegia per pelli grasse

Cucina

Torte, succhi, frullati, confetture, canditi, liquori

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DESCRIZIONE

Il Ciliegio, appartenente alla famiglia delle Rosacee, è un albero a foglie caduche coltivato fin dai tempi più antichi: a testimonianza di ciò, sono stati trovati alcuni noccioli negli scavi di Età neolitica. Sono originario dell’Europa e dell’Asia occidentale, in seguito esportato altrove, oggi facilmente reperibile allo stato spontaneo nei boschi di latifoglie, viene inoltre largamente utilizzato per fare innesti nei vivai di piante da frutto. Ne esistono diverse varietà: alcune delle quali ornamentali a fiore doppio, con foglie variegate, portamento cadente e bel fogliame. Il frutto è sfruttato su scala commerciale per la fabbricazione di liquori e per marmellate fatte in casa, il legname è di ottima qualità, utilizzato per trafori, intagli e mobili.

Principi attivi

Nei piccioli dei frutti: acido tannico, Sali di potassio, flavonoidi, polifenoli. Nel frutto: acidi organici, provitamina A, vitamine A, B1, B2 e C, tannini, ceneri con la presenza di calcio, fosforo, rame e manganese.

Aspetto e crescita

Il Ciliegio è un albero a foglia caduca che raggiunge un’altezza di 15-20 m circa, cresce nei boschi di tutta l’Italia, in particolare nella zona montana, altrove è coltivato come albero da frutto. Il tronco ha la corteccia liscia, lucida, dal caratteristico colore rossastro e che si stacca a strisce orizzontali, quella dei rami ascendenti è invece grigia. Le foglie di colore verde scuro, peduncolate, raggruppano principalmente all’estremità dei rametti in posizione alterna, hanno forme varie, ma generalmente sono oblungo-ovate, il margine è seghettato, la pagina superiore è glabra o poco pelosa solo lungo le nervature, quella inferiore è invece pelosa da giovane e glabra da adulta. I fiori, che compaiono dalla tarda primavera all’inizio dell’estate insieme alle prime foglie, sono bianchi, formati da cinque petali e sorretti da un lungo picciolo privo di peli. I frutti sono costituiti da una drupa sferica-globosa, con caratteristiche notevolmente variabili secondo la cultivar, generalmente sono da principio gialli, poi, rossi e infine violacei, la loro polpa è carnosa e contiene un nocciolo dalla caratteristica forma oblunga.

Raccolta e conservazione

I peduncoli (piccioli) si staccano dai frutti quando questi sono ben maturi in maggio-giugno, e si liberano dagli eventuali residui di calice che talvolta rimangono attaccati all’apice del peduncolo stesso, raccogliere i frutti quando sono maturi. Fare essiccare all’ombra sia i frutti, se non sono consumati freschi, sia i piccioli, conservarli quindi in recipienti chiusi preferibilmente di vetro e al riparo dalla luce.

PROPRIETÀ

Il Ciliegio, tradizionalmente usato a scopo medico, è considerato come un ottimo diuretico e sedativo delle vie urinarie. È impiegato con successo per stimolare l’attività renale, in caso d’insufficienza renale, nelle nefriti e nelle cistiti. Rimedio molto efficace in caso di gotta, artriti e reumatismi, svolge inoltre, grazie al contenuto di polifenoli, un’azione rinfrescante e astringente sull’epidermide infiammata.

Parti utilizzate

Nella pratica erboristica, corrente sono impiegati i peduncoli dei frutti, i frutti e talvolta anche la corteccia.

Preparazioni

Decotto di peduncoli: macerare, per alcune ore, 30-40 g di peduncoli essiccati in un litro di acqua fredda, e poi portare a ebollizione. Bollire per almeno10-15 minuti circa, quindi colare e filtrare.

Infuso: versare sopra 10 g di peduncoli essiccati una tazza di acqua bollente, lasciare in infusione fino a quando non si raffredda, quindi colare e assumere secondo le indicazioni, se si desidera, addolcire con un poco di miele.

Decotto di frutti: cuocere 50 g di Ciliegie, migliore se selvatiche, immerse completamente nel vino rosso, di buona qualità, fino a copertura, aggiungere 2-3 cucchiai di miele e lasciare cuocere fino a quando il vino è evaporato.

Decotto per uso esterno: bollire per 10-15 minuti, 60-70 g di peduncoli essiccati in un litro di acqua, fare raffreddare quindi colare e utilizzare secondo le medicazioni.

Salute

Artrite, gotta e reumatismi: bere il decotto di peduncoli, 3-4 tazzine durante la giornata. In questi casi molto efficaci è anche un decotto misto preparato nel modo seguente: disporre in una terrina di terracotta 250 g di mele tagliate a fettine e 30 g di Ciliegie senza il nocciolo, nel frattempo preparare un decotto con 30 g di peduncoli bolliti in 1 l di acqua per dieci minuti, quindi colare ancora bollente e versare sopra la frutta. Coprire il recipiente e lasciare riposare, trascorsa un’ora circa, filtrare e spremere energicamente il liquido e la frutta attraverso una tela molto pulita, strizzare bene e recuperare tutto il liquido possibile. Bere il decotto così preparato nella quantità di quattro bicchieri il giorno.

Edematosi, ingorghi della milza: bere tre tazze di decotto di peduncoli lontano dai pasti, si consiglia comunque di consultare il medico.

Pelli irritate, screpolate e con capillari fragili e dilatati: applicare direttamente sulle parti interessate compresse e cataplasmi imbevuti con il decotto (per uso esterno) di peduncoli, fare inoltre, con il medesimo decotto, lavaggi e leggere frizioni sulle parti irritate della pelle.

Per aumentare la diuresi ed eliminare gli acidi urici in eccesso: assumere durante la giornata 3-4 tazzine di decotto, oppure 2-3 tazze d’infuso di piccioli il giorno, dopo i pasti principali.

Per ridare vigore all’organismo debilitato: particolarmente indicato nei casi di convalescenza, assumere dopo i pasti principali, una coppa di decotto di frutti, si consiglia di spolverizzare la frutta con un cucchiaio di zucchero.

Avvertenze

Le Ciliegie non sono dannose per le persone sane, si consiglia, però, di non mangiarne troppe perché possono causare dolori di stomaco, nausea e diarrea, per evitare questi effetti collaterali bere un buon sorso di vino dopo il consumo di grandi quantità di Ciliegie.

Bellezza

Fragilità capillare, couperose, cellulite: fare lavaggi tiepidi, direttamente sulle zone interessate, con il decotto di peduncoli, in questi casi giova inoltre bere regolarmente la seguente bevanda, ricca di vitamina C: frullare sette Ciliegie, sette Fragole di medie dimensioni, sette Lamponi, qualche goccia di Limone e un cucchiaio di zucchero, oppure di miele.

Maschera alla Ciliegia ricca di vitamine: sbucciare e togliere il nocciolo a tre o quattro Ciliegie morbide, rosse o nere. Schiacciarle fino a ottenere una polpa fine da stendere sul viso e insistere leggermente con i polpastrelli, lasciare agire per 10-15 minuti quindi lavare con acqua tiepida. Questa maschera è particolarmente indicata per pelli grasse, svolge, infatti, un’azione astringente dei pori e acidifica leggermente la pelle.

In cucina

Le Ciliegie in genere si consumano fresche, ma se ne fanno anche i succhi, sciroppi, canditi, preparazioni sotto spirito, liquori e confetture, possono inoltre essere utilizzate per preparare crostate alla frutta, gelati, frullati e per guarnire dolci e dessert. Per preparare in casa un ottimo liquore: prendere 1 kg di Ciliegie fresche, eliminarne i piccioli e schiacciarle in un recipiente di vetro o porcellana fino a quando non sia uscito tutto il succo possibile, lasciar riposare coperto in luogo fresco per qualche ora. Travasarle quindi in un grosso vaso con tappo a chiusura stagna e aggiungere 250 g di zucchero e 2 l di alcol a 60°, chiudere ermeticamente e conservare per quaranta giorni in cantina. Trascorso il tempo filtrare il liquore e conservarlo in bottiglie.

CURIOSITÀ

La varietà di Ciliegie maggiormente pregiate in commercio proviene dalla zona di Vignola, come la duracina, cuoriforme con buccia rossastra o rosso scuro e polpa consistente più chiara. Le agriotte, conosciute più comunamente come marasche o amarene, sono di colore rosso chiaro o scuro e hanno sapore amaro e leggermente acido.