CICORIA (Cichorium intybus)

USI CONSIGLIATI

Salute

Cattiva digestione, disturbi al fegato, dolori intestinali, inappetenza, infiammazioni renali, itterizia, malattie cutanee dovute a insufficienza epatica, mancanza di appetito, stitichezza

Bellezza

Pelli arrossate

Casa e giardino

Foraggio e mangimi vari, tintura vegetale blu

Cucina

Insalata, verdura cotta, surrogato del caffè

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DESCRIZIONE

Pianta erbacea perenne, comunamente anche conosciuta con il nome di Radicchio. È una pianta molto antica, il suo uso, infatti, risale all’epoca degli antichi egizi che, come gli arabi, ne consumavano le foglie sbiancate in insalata. La Cicoria appartiene alla numerosa famiglia delle Composite, e trova le sue origini in Europa centro-meridionale, in asia e in Africa settentrionale, in seguito fu introdotta e naturalizzata negli Stati Uniti e in altri paesi a clima temperato, cresce allo stato spontaneo ma oggi è ampiamente coltivato a scopo orticolo e commerciale. Ne esistono diverse varietà: Cicoria di radice, Cicoria belga o di Bruxelles, Cicoria catalogna, e altre varietà bianche, rosa e rosse.

Principi attivi

Inulina, zuccheri Sali minerali, vitamine B, C, K e P, principi amari tra cui lattucina (composto di levulosio e aldeide protocatechina, acido dicaffeiltartarico).

Aspetto e crescita

Pianta erbacea perenne, spontanea, cresce bene in posizione soleggiata e all’aperto, in terreni leggeri, azotati, calcarei e alluvionali, si trova facilmente nei luoghi erbosi, nel prato verde e incolto e lungo i bordi delle strade. Possiede un rizoma abbastanza ingrossato, che prosegue verso il basso con una radice a fittone piuttosto lunga e affusolata, al suo interno è contenuto un lattice amaro. Il fusto verde, cavo all’interno, è sottile ed eretto, in grado di raggiungere un’altezza variabile dai cinquanta ai 120 cm circa, è ampiamente ramificato dalla parte più bassa, dove è spesso ricoperto da peli setolosi, e anch’esso contiene all’interno un lattice molto amaro. Le foglie basali sono disposte a rosetta, compaiono in autunno e durano per tutto l’inverno seccando al momento della fioritura, di colore verdastro e di forma variabile presentano il margine notevolmente frastagliato e inciso, e sulla pagina inferiore sono molto pelose, in genere sulle parti più alte del gambo vi sono piccole foglioline a forma di freccia. I fiori, di un bellissimo azzurro-blu, sono raccolti in piccoli capolini stellari, che compaiono dall’estate a metà autunno e che si chiude a metà giornata. I semi sono dei piccoli acheni lunghi 2-3 mm circa. Si riproduce per semina all’inizio dell’estate, selezionando le diverse varietà.

Raccolta e conservazione

Raccogliere le foglie giovani da piante al secondo anno di vita, prima della fioritura. Raccogliere le radici, da piante con un anno di vita, in autunno (settembre-ottobre) oppure nella primavera successiva prima che la pianta entra nuovamente in vegetazione. Essiccare le foglie, disposte in strati sottili, all’ombra, le radici vanno invece essiccate al sole o in stufa a bassa temperatura. Conservare infine radici e foglie in sacchetti di carta o tela.

PROPRIETÀ

La Cicoria, che deve la sua notorietà principalmente al suo impiego in cucina, è anche utile in campo medicinale, sia le foglie sia le radici hanno proprietà digestive e aperitive, stimolano l’appetito e facilitano i processi di digestione, sono inoltre leggermente lassative, utili per questo in caso di stitichezza temporanea. La Cicoria svolge un’azione diuretica e depurativa dell’organismo, stimolando l’attività e il buon funzionamento dei reni e del fegato, tale azione detossificante, assai preziosa, si riflette anche nell’aspetto bello e sano della pelle. Per uso esterno infine è molto utile come emolliente e rinfrescante.

Parti utilizzate

Si utilizzano le foglie, preferibilmente fresche, e la radice essiccata.

Preparazioni

Decotto di radice: far bollire per cinque minuti, in un litro di acqua, da quindici a 30 g di radice di Cicoria essiccata e spezzettata, togliere dal fuoco, lasciare riposare per 15-20 minuti circa, quindi filtrare.

Infuso di foglie: mettere in infusione, per quindici minuti circa, 30 g di foglie fresche di Cicoria in un litro di acqua bollente, lasciare riposare quindi filtrare e conservare in un luogo asciutto. Se si desidera, dolcificare con miele.

Succo: acquistare già pronto in erboristeria o in farmacia, assumerlo diluito in un poco di acqua, o in un’altra bevanda a piacere, nella dose di 50-250 g il giorno (3-4 bicchierini di liquore).

Vino medicinale: far macerare in un litro di buon vino bianco, per 15-18 giorni, 40 g di radice di Cicoria essiccata e ridotta in pezzetti, trascorse due settimane circa filtrare e conservare in una bottiglia ben chiusa. La dose consigliata è di 2-3 bicchierini il giorno seguendo le indicazioni del caso.

Salute

Cattiva digestione, dolori intestinali, inappetenza e mancanza di appetito, stitichezza: bere una tazza d’infuso di foglie di Cicoria caldo prima dei pasti principali, se occorre dolcificare con un poco di miele, oppure bere una o due tazzine di decotto di radice, un’ora prima di mangiare. Come digestivo e aperitivo bere inoltre, durante la giornata 2-3 bicchierini di vino medicinale di Cicoria sempre prima dei pasti.

Disturbi al fegato, disfunzioni renali, infiammazioni al fegato e alla milza, infiammazioni renali, itterizia: come ottimo diuretico e depurativo del fegato e dell’organismo in generale assumere ogni giorno due tazze di decotto di radice di Cicoria, 1 al mattino e 1 alla sera prima di coricarsi, se si desidera dolcificare aggiungere un cucchiaino di miele di tarassaco, ottimo per la cura del fegato. In alternativa assumere durante il giorno 150-200 g di succo di Cicoria diluito in poco di acqua o in una bevanda a piacere. Si consiglia comunque a chi soffre di disturbi al fegato di consumare a volontà le foglie di Cicoria come verdura, quest’ultime, infatti, non ha nessuna controindicazione e sono in grado di stimolare tutte le funzioni epatiche e renali.

Malattie cutanee dovute a insufficienza epatica: assumere regolarmente ogni giorno 2-3 bicchierini di vino medicinale di Cicoria prima dei pasti, oppure bere durante la giornata 200 g di succo di Cicoria diluito in poca acqua o in un’altra bevanda.

Avvertenze

Si raccomanda di non superare le dosi consigliate, un uso eccessivo e troppo prolungato dei preparati a base di Cicoria può danneggiare in qualche modo il funzionamento della retina.

Bellezza

Pelli arrossate: ottimo rimedio come emolliente, rinfrescante e aiuta a togliere il rossore. Fare bollire per 20-30 minuti due manciate di radici essiccate di Cicoria, colare e ridurre in polpa le radici bollite, fino a ottenere una pasta della consistenza cremosa. Applicare la polpa così preparata sulle zone interessate interponendo una garza pulita, lasciare agire per venti minuti quindi sciacquare.

Casa e giardino

Foraggio e mangimi vari: se si allevano animali da pascolo, la cicoria è un’ottima erba da foraggio, infatti, oltre a contenere diverse vitamine, è ricca di molte sostanze minerali, quali calcio, ferro e rame.

Tintura vegetale blu: le foglie di Cicoria bollite sono particolarmente indicate per ottenere una bellissima tonalità di blu. Tagliare e sminuzzare una grande quantità di foglie di Cicoria fresche, riporle in un sacchetto di mussola e lasciarle a mollo tutta la notte in 20 l di acqua mantenuta tiepida. Quindi bollire leggermente a 82-93°C per 1-3 ore circa fino a raggiungere il colore desiderato, togliere le erbe, lasciare raffreddare e aggiungere delicatamente i tessuti (lana o seta), far nuovamente bollire adagio per due ore. Lasciare raffreddare, togliere i tessuti e sciacquare prima in acqua calda, tiepida e infine fredda. Appendere e fare asciugare.

In cucina

La Cicoria è ampiamente impiegata in cucina: i fiori sono usati in insalata, i germogli sono messi sott’aceto, le piantine giovani appena tagliate sono squisite insalatine di stagione. Le radici, se giovani, sono bollite e servite con salse, oppure essiccate, tostate e macinate sono utilizzate per fare il surrogato di caffè (varietà Magdeburg o Brunswick).

CURIOSITÀ

La Cicoria è spesso coltivata come “orologio floreale”, perché i suoi fiori si aprono a ore fisse e si richiudono cinque ore dopo, l’ora dell’apertura varia con la latitudine, mentre le foglie si allineano sempre verso nord.