AMARENA (Prunus cerasus)

USI CONSIGLIATI

Salute

Dolori artritici, gotta, pelli arrossate e infiammate, reumatismi, per aumentare la diuresi e favorire l’eliminazione degli acidi urici in eccesso, per ridare energia e forza all’organismo debilitato dopo lunghi periodi di convalescenza

Bellezza

Bevanda ricostituente per mantenersi in forma, maschera all’Amarena astringente e leggermente acidificante

Cucina

Frutta fresca, succhi, sciroppi, confetture, marmellate, canditi, dolci, gelati, creme, liquori

Scopri i nostri rimedi erboristici:

Prodotti dell'alveare

Fratel Balsamico

 12,00
In offerta!

Invito alla prova

Sciroppo di Menta 250 ml

 7,50
NUOVA CONFEZIONE

Antichi rimedi naturali

Bicchierino oculare

 2,00
Pro missioni!

DESCRIZIONE

L’Amarena è il comune frutto del Prunus cerasus, una delle numerose specie di Prunus, appartenente all’innumerevole famiglia delle Rosacee. L’albero di Amarena è una pianta molto antica originaria molto probabilmente di alcune regioni situate nell’Asia Minore, in tempi remoti fu importato in Europa principalmente come albero da frutto, ed è ora coltivato ampiamente in tutta la fascia a clima temperato, in alcune zone si può trovare anche allo stato spontaneo.

Principi attivi

Nei frutti sono contenuti principalmente acidi organici, vitamine, principalmente del gruppo C e B, sostanze tanniche. Nel peduncolo dei frutti sono invece contenuti soprattutto Sali di potassio e polifenoli.

Aspetto e crescita

L’Amareno o ciliegio acido è un arbusto o un piccolo albero in grado di raggiungere un’altezza di 5-6 m circa, cresce preferibilmente in boschi di regioni a clima temperato, né troppo freddo né troppo caldo. Il tronco eretto è molto robusto e notevolmente ramificato, i rami sono piuttosto esili e sottili e talvolta penduli, la corteccia dei rami più giovani è di colore verde chiaro, ma diventa molto velocemente di un bel rosso-marrone lucente. Le foglie, a differenza di quelle del ciliegio dolce, che sono raggruppate principalmente all’apice dei rami, sono disposte in maniera sparsa lungo tutti i rametti e sono ancorate ai rami mediante un lungo picciolo. Generalmente sono di colore verde lucente ed hanno una consistenza piuttosto coriacea, presentano forma ovale, leggermente acuminata, con il margine seghettato, ciascuna foglia possiede dalle due alle quattro ghiandole rossigne poste verso la base. I fiori dotati di un lungo peduncolo (picciolo) e raggruppati in piccoli fascetti in numero di due-quattro, sono formati da cinque sepali verdi e cinque petali bianchi di forma ovale. Il frutto infine, è costituito da una drupa di colore variabile dal rosso piuttosto chiaro al porporino scuro, la polpa interna, strettamente aderente al nocciolo, può essere circa acidula o dolce secondo la varietà. Si riproduce per semina o per talee primaverili.

Raccolta e conservazione

Raccogliere i frutti quando hanno raggiunto la piena maturazione, insieme ai frutti raccogliere anche i peduncoli dei frutti eliminando eventuali residui fiorali. Consumare i frutti freschi o preparare conserve, far essiccare all’ombra i peduncoli o piccioli, rivoltandoli spesso, conservarli infine in barattoli di vetro chiusi, al riparo dall’umidità e soprattutto dalle fonti di luce e calore.

PROPRIETÀ

Le più importanti proprietà benefiche e terapeutiche dell’Amarena, dovute principalmente all’azione delle sostanze polifenoliche contenute nei peduncoli, talora impropriamente chiamati piccioli dei frutti, sono quelle diuretiche, cui sono associate anche proprietà depuratrici, antiuriche e anti gottose. I peduncoli sono, infatti, particolarmente utili nella cura e nel trattamento di dolori artritici, reumatici prolungati e attacchi di gotta, e in caso di gonfiori dovuti a ritenzione di acqua e acidi urici. Per uso esterno la polpa dei frutti è un ottimo astringente e rinfrescante per l’epidermide arrossata e infiammata.

Parti utilizzate

Sono principalmente impiegati i peduncoli dei frutti e i frutti stessi.

Preparazioni

Decotto di peduncoli: lasciare macerare, per 5-6 ore, in un litro abbondante di acqua fredda 35-45 g di peduncoli di Amarena essiccati, quindi dopo alcune ore di macerazione mettere su fuoco basso e portare a ebollizione. Far bollire per 10-15 minuti circa, quindi colare ed eventualmente, se necessario, filtrare.

Infuso di peduncoli: sminuzzare grossolanamente 10-15 g di peduncoli di Amarena essiccati e disporli in un piccolo recipiente di terracotta, nel frattempo portare a ebollizione una tazza di acqua fredda, quindi versarla lentamente sopra i peduncoli. Lasciare in infusione fino al raffreddamento, colare e assumere secondo le indicazioni, se si desidera dolcificare con uno o due cucchiaini di miele.

Decotto di frutti: far cuocere 50-60 g circa di Amarene ben maturate immerse completamente in un litro di vino rosso di buona qualità, aggiungere 2-3 cucchiai di miele e mezzo cucchiaio di zucchero e lasciare cuocere fino a quando il vino non sia completamente evaporato, togliere dal fuoco e lasciar intiepidire prima dell’assunzione.

Salute

Dolori artritici, gotta e reumatismi: assumere con regolarità 3-4 tazzine di decotto di peduncoli durante la giornata, oppure bere 2-3 tazze d’infuso di peduncoli il giorno preferibilmente dopo i pasti principali. Se i sintomi persistono e i dolori tendono ad aumentare e a farsi più acuti consultare il medico.

Pelli arrossate e infiammate: fare direttamente sulle zone interessate alcuni lavaggi e frizioni utilizzando un decotto di peduncoli concentrato (60-70 g di peduncoli in un litro di acqua), applicare inoltre compresse e cataplasmi preparati con il medesimo decotto, lasciare agire sulle zone doloranti per almeno venti minuti.

Per aumentare la diuresi e favorire l’eliminazione degli acidi urici in eccesso: bere quattro tazzine al giorno di decotto di peduncoli, se si desidera, dolcificare con miele, in alternativa assumere due tazze d’infuso di peduncoli dopo aver mangiato.

Per ridare energia e forza all’organismo debilitato dopo lunghi periodi di convalescenza: mangiare dopo i pasti principali, una coppa di decotto di frutti, se il sapore è rimasto, però troppo acidulo e amarognolo spolverizzare il preparato con un cucchiaio abbondante di zucchero.

Avvertenze

Si raccomanda di fare molta attenzione a non ingerire i noccioli (semi) delle amarene, perché possono essere molto pericolose e possono causare disturbi alle mucose dell’apparato digerente.

Bellezza

Bevanda ricostituente per mantenersi in forma, utile anche a combattere gli anestetismi della cellulite: frullare insieme nove amarene, prive di nocciolo, nove fragole di medie dimensioni, nove lamponi, qualche goccia di limone e un cucchiaino di miele di Acacia. Berne all’occorrenza due bicchierini il giorno.

Maschera all’Amarena astringente e acidificante: particolarmente adatta per pelli grasse di tutte l’età. Scegliere 4-5 Amarene scure, mature e ben morbide, sbucciarle e privarle del nocciolo, schiacciarle in un piattino aiutandosi con una forchetta e stendere sul viso la polpa così trattata. Lasciare agire la maschera per 20-25 minuti circa, frizionando ogni tanto con i polpastrelli, questo tipo di trattamento se seguito regolarmente 2-3 volte il mese, contribuisce a rassodare i tessuti epidermici del collo e del viso, fornisce inoltre un ottimo nutrimento per la pelle ricca soprattutto di vitamine.

In cucina

Le Amarene sono squisite consumate fresche appena colte, anche se a volte possono avere un leggero sapore acido e amarognolo, sono ottime per preparare succhi, canditi, confetture e marmellate. Le Amarene sono utilizzate ampiamente per la preparazione di liquori e sciroppi, inoltre sono particolarmente indicate per essere conservate sotto spirito e poi impiegate per guarnire dolci, torte, crostate, e per insaporire creme e gelati. I liquori maggiormente conosciuti preparati con le Amarene sono: il “cherry brandy”, il “maraschino di Zara”, il “kirschwsser” e il “ratafià siciliano”.

CURIOSITÀ

In Italia l’Amarena è conosciuta in tutte le regioni ed è chiamata in modi diversi secondo la località: in Toscana è nota con il nome “amarasca”, in Veneto come “marinela”o “marostegana”, in Emilia Romagna come “mareina”, in Lombardia come “marena”, “issola” o “gandion”, in Piemonte come “griotta”.

Se avete cercato questa pianta officinale potrebbe interessarvi: