ALBICOCCA (Prunus armeniaca)

USI CONSIGLIATI

Salute

Anemia, astenia delle persone convalescenti e delle persone anziane, mancanza di ferro, mancanza di vitamina A, diarrea, dissenteria, intestino pigro, rachitismo infantile, stati di stanchezza generale, sviluppo ritardato degli adolescenti, per aumentare e migliorare le difese immunitarie, per facilitare i processi digestivi.

Bellezza

Impacco nutriente per pelli disidratate e aride, maschera all’Albicocca per una pelle liscia, luminosa e vellutata.

Cucina

Frutta fresca, succhi di frutta, frutta sciroppata, macedonie, gelati, yogurt, dolci, semifreddi, crostate.

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DESCRIZIONE

L’Albicocca è un frutto drupaceo di un alberello di modesta statura, Prunus armeniaca, appartenente alla numerosa famiglia della Rosacee. Originario della Cina Occidentale e della Manciuria, L’Albicocco è stato introdotto in Europa in tempi antichi molto probabilmente intorno al 100 a.C., coltivato per i suoi frutti carnosi dalla polpa dolce e profumata, in America fu coltivato per la prima volta nel 1720. Oggi gli stati Uniti d’America sono il più importante produttore di albicocche (con media annua di 225000 tonnellate circa), seguiti da Ungheria, Turchia, Spagna e Francia, in Italia l’Albicocco è ampiamente coltivato in Liguria, Sicilia, Puglia, Emilia e Campania.

Principi attivi

Contenuti principalmente nei frutti: elevate quantità di vitamina A (Possiede il più alto contenuto che questa vitamina di qualsiasi altro frutto da tavola), vitamine B1, B2, PP e B5, Sali minerali, in particolare potassio, ferro, magnesio, oligoelementi, carotenoidi, zuccheri, acidi organici, proteine, acqua.

Aspetto e crescita

Alberello di media statura, le piante adulte non superano i 7-8 m di altezza, sono disponibili numerose cultivar, tra le quali scegliere la più adatta al clima. In generale richiede un terreno ben drenato, leggermente alcalino, richiede innaffiature abbondanti quando compaiono i frutti e per tutto il periodo della maturazione, non tollera le gelate tardive e preferisce un clima caldo e temperato. Il tronco è robusto, spesso contorto e nodoso, rivestito di una scorza brunastra molto screpolata e fessurata in piccole placche rettangolari, anche i rami si presentano piuttosto tarchiati e contorti, con scorza simile a quella del tronco. La chioma è espansa, tondeggiante e con un diametro di 4-5 m circa. Le foglie decidue, alterne, picciolate, hanno la lamina lucida, lunga 6-9 cm è con il margine seghettato, sono di forma rotonda- cuoriforme o largamente ovata con la base arrotondata. I fiori, dotati di un breve peduncolo, sbocciano in marzo-aprile, all’inizio della fogliazione, singoli o a coppie, hanno cinque petali di colore bianco con sfumature rosa all’esterno. I frutti sono drupe vellutate, più o meno allungate, con un solco longitudinale, di colore giallo-arancio, all’interno contengono un seme simile a una Mandorla. Secondo le varietà, maturano da maggio a luglio, la produzione inizia dopo 3-4 anni dalla messa a dimora, in generale gli Albicocchi possono vivere 40-50 anni circa. Si riproduce per innesto a gemma dormiente su piantale portainnesto di Albicocco o Pesco.

Raccolta e conservazione

Raccogliere i frutti a maturazione completa, si consumano freschi, ma anche essiccati o conservati in scatola.

PROPRIETÀ

L’Albicocca è innanzitutto un frutto dall’alto valore nutritivo, è assai energetico e ricco di vitamina A, le sue proprietà sono particolarmente efficaci per i bambini, gli adolescenti, gli anziani e per le persone in stato di convalescenza: viene, infatti, raccomandata in caso di rachitismo infantile, sviluppo ritardato degli adolescenti, astenia e apatia delle persone malate e anziane. Grazie al suo elevato contenuto di oligoelementi l’Albicocca è da considerarsi un ottimo antianemico, in caso di mancanza di ferro, di anemia e stati di stanchezza generale, svolge un’efficace azione come eupeptico stimolando i processi della digestione: consumata fresca è un ottimo astringente in caso di diarrea e dissenteria, mentre se è consumata secca, agisce come un buon lassativo, inoltre è in grado di aumentare e migliorare la reazione di difesa immunitaria. Infine per uso esterno è ottima nella cura della pelle: nutre i tessuti sottocutanei che rivestono i muscoli, rassodando e ammorbidendo l’epidermide.

Parti utilizzati

Sono impiegati i frutti: scegliere le Albicocche mature, queste ultime devono avere colore uniforme giallo dorato, generalmente cedono quando sono premute dolcemente, se il frutto è troppo duro o giallo significa che è acerbo, mentre se è troppo morbido, è ormai troppo maturo.

Preparazioni

Frutto fresco: scegliere le Albicocche fresche e mature, lavarle bene e consumarle secondo le indicazioni del caso.

Succo fresco: eliminare la sottile buccia vellutata dalla quantità desiderata di Albicocca, tagliarle a pezzi non troppo grossi e passarle quindi nel frullatore fino a ottenerne il succo fresco, non è necessario aggiungere zucchero o miele per addolcire.

Frutto secco: generalmente si acquista già pronto nei supermercati o dal fruttivendolo. Si ricordi però che talvolta le Albicocche così trattate contengono alti livelli di biossido di zolfo, aggiunto durante il processo di essiccazione per inattivare gli enzimi responsabili dei processi che porterebbero a marcire i frutti.

Salute

Anemia, astenia delle persone convalescenti e delle persone anziane, mancanza di ferro, mancanza di vitamina A, stati di stanchezza generale: in tutti questi casi si consiglia di consumare a volontà Albicocche fresche, da sole, oppure preparate in macedonie con altra frutta fresca, ottimo è il succo fresco di Albicocca bevuto da solo, oppure aggiunto a mezzo bicchiere di latte, o al succo di Mela, Arancia o Pesca. Se i disturbi persistono e non accennano a migliorare consultare il medico.

Diarrea, dissenteria, intestino pigro, stitichezza, per facilitare i processi digestivi: l’Albicocca consumata fresca, dopo i pasti e durante la giornata, è ottima per stimolare e controllare i processi della digestione, in caso di attacchi di diarrea e dissenteria come astringente mangiare 4-5 Albicocche mature, mentre in caso di stitichezza e intestino pigro consumare durante la giornata e soprattutto al mattino a colazione, a stomaco vuoto, 3-4 Albicocche secche.

Rachitismo infantile, sviluppo ritardato degli adolescenti, per aumentare e migliorare le difese immunitarie: introdurre nella dieta di tutti i giorni il consumo di Albicocche fresche, assai ricche di oligoelementi e vitamina A, ottimo è il succo fresco di Albicocca bevuto da solo, oppure aggiunto al succo di mezza Pesca, di una Nespola e di mezzo Mango, si consiglia di bere almeno due-tre bicchieri, il giorno, di succo di Albicocca.

Avvertenze

Le Albicocche sono in genere ben tollerate, anche se a volte possono provocare alcune forme di allergia. La Mandorla contenuta nel nocciolo, oleaginosa, commestibile solo quando è dolce, è solitamente amara: contiene, in questo caso, una sostanza che produce acido cianidrico, un potente veleno che porta a intossicazioni mortali. Si raccomanda pertanto di non mangiare in nessun caso tale Mandorla, ma in caso d’indigestione chiamare immediatamente il medico.

Bellezza

Impacco nutriente per pelli disidratate e aride: lavare quattro Albicocche e una Pesca ben matura, tagliarle a pezzi e passarle al frullatore senza privarle della buccia fino a ottenere una purea morbida e cremosa, separare quindi, mediante un colino, il succo dalla polpa. Bagnare delle garze, o del cotone, nel succo ottenuto e fare così degli impacchi sulla pelle del viso e del collo, lasciando agire per 20-30 minuti. Con questo trattamento si otterrà un effetto rassodante e preventivo delle rughe.

Maschera all’Albicocca per una pelle liscia, luminosa e vellutata: indicata per pelli stanche e senza tono. Ridurre in poltiglia la polpa di 5-6 Albicocche mature di medie dimensioni e amalgamare molto bene con un cucchiaino di miele fluido, stendere la maschera così preparata sulla pelle del viso, lasciare agire per venti minuti quindi togliere con abbondante acqua tiepida. Completare passando sul viso un batuffolo di cotone imbevuto dell’olio di Mandorle dolci.

In cucina

Le Albicocche sono squisite come frutta fresca: consumate al naturale, in macedonie e frullati, possono essere conservate in scatola e mangiate come Albicocche sciroppate, oppure sono ottime per preparare gelati, yogurt, semifreddi alla frutta, o come decorazioni e per dolci e crostate.

CURIOSITÀ

La cultivar di Albicocca più famosa e importante è la “Royal”, è, infatti, adatta a tutti gli usi ed è inoltre apprezzata per incroci e selezioni, onde migliorare le dimensioni del frutto e la sua adattabilità al clima. Si ricorda che l’Albicocco non sopporta potature drastiche, pertanto ci si deve limitare all’eliminazione dei rami vecchi.

 

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