CASSIA (Cinnamomum cassia)

USI CONSIGLIATI

Salute

Diarrea, dissenteria, disturbi e dolori gastrointestinali, emicranie, flatulenza, gonfiori di stomaco e d’intestino, mancanza di appetito, meteorismo, nausea, raffreddori di testa, sinusite, vomito.

Bellezza

Lozione dentifricia per un alito sempre fresco e sano

Casa e giardino

Pot-pourri e sacchettini aromatici al profumo d’Oriente

Cucina

Aromatizzante e insaporente per piatti salati, carni, brasati, miscela di spezie, condimenti, intingoli vari

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DESCRIZIONE

La Cassia, Cinnamomum cassia, è una delle spezie di più antica tradizione, il suo nome, infatti, compare per la prima volta in un antichissimo erbario cinese del 2700 a.C. appartenente alle famiglie delle Lauracee, la Cassia è originaria della Cina e durante l’epoca classica fu portata in Europa per il tramite dei mercanti arabi e fenici, ora è ampiamente coltivata in Cina, Vietnam, Indonesia, America Centrale e Birmania. La Cassia è talvolta definita come “Cannella cinese” e in alcuni paesi è appunto impiegata in sostituzione della Cannella vera e propria, Cinnamomum zeylanicum, come avviene per esempio negli Stati Uniti dove non si fa alcuna distinzione tra le due spezie.

Principi attivi

Olio essenziale, resina, tannini, lignina, bassorina, sostanze coloranti, si ricorda infine che l’olio di Cassia contiene abbondante cinnamaldeide.

Aspetto e crescita

Albero tropicale, sempreverde, con foglie, persistenti, spontaneo e coltivato su scala commerciale principalmente a scopo alimentare, cresce preferibilmente in regioni caratterizzate da un clima tropicale marittimo e in genere predilige i terreni piuttosto sabbiosi. In condizioni favorevoli la Cassia è un albero in grado di raggiungere i tre metri di altezza circa, abbastanza ramificato e con rami angolari, la corteccia aromatica è scabra, grigio-bruna all’esterno, più liscia e di color marrone rossiccio all’interno. Le foglie sono molto grandi, lucenti, di forma oblunga e lanceolata e ancorate ai rami mediante un esile peduncolo. I fiorellini, di colore giallo chiaro, compaiono dall’inizio dell’estate riuniti in leggeri corimbi ascellari e terminali. I frutti, infine, sono costituiti da piccole bacche, questi ultimi sono impiegati in Estremo Oriente a scopo alimentare: hanno un sapore muschiato, dolce, molto simile a quello della Cannella. La Cassia si riproduce per semina o mediante talea.

Raccolta e conservazione

La raccolta generalmente inizia durante la stagione delle piogge, periodo durante il quale la corteccia si stacca facilmente dal fusto. Essendo molto fragile, la corteccia si presenta generalmente in pezzetti piatti e corti, talvolta, prima di farla essiccare, se ne elimina lo strato esterno di colore grigio. Essa viene dunque esposta a seccare al sole su apposite stuoie o reti metalliche dove, essiccando, assume la forma di piccoli riccioli che sono poi selezionati in base alla lunghezza, all’aroma e al colore. Si conserva in recipienti di vetro ben chiusi al riparo da polvere e umidità.

Aroma e sapore

La Cassia possiede un aroma più intenso e meno fragrante di quello della Cannella, il sapore è leggermente dolciastro, con una punta amara e astringente.

PROPRIETÀ

La Cassia possiede particolari proprietà medicinali che la rendono un prezioso rimedio soprattutto contro i disturbi gastrointestinali, in particolare esercitano un’azione carminativa, astringente e stimolante, che è assai efficace nella cura e nel trattamento di diarrea, dissenteria, meteorismo, flatulenza, gonfiori di stomaco e d’intestino, nausea e vomito. Come aromatizzante, stimola l’appetito e contribuisce ad alleviare i dolori dovuti a emicranie, raffreddori di testa e sinusite.

Parti utilizzate

È impiegata la corteccia essiccata.

In commercio

La spezia si può acquistare facilmente in erboristeria, drogheria e in alcuni supermercati ben forniti, la qualità è migliore quanto più intensa è l’aroma. Se impiegata a scopo medicinale se ne consiglia l’acquisto presso erboristerie o farmacie.

Preparazioni

Polvere: pestare in un mortaio la quantità desiderata di corteccia essiccata fino a ottenere una polvere fine, conservarla in recipienti di vetro ben chiusi. Si consiglia l’utilizzo nell’arco di breve tempo.

Infuso: versare in un recipiente di porcellana un litro di acqua bollente sopra 5 g di polvere di corteccia, lasciare in infusione per 10-15 minuti circa, quindi filtrare. Conservare così preparato in un luogo asciutto e bere nella dose di 2-3 tazze il giorno.

Tintura: mettere a macerare in 100 ml di alcool a 80° 20-25 g di corteccia ridotta in polvere, lasciare a macero il composto per una settimana circa, quindi filtrare e assumere nella dose di 10-15 gocce il giorno, diluite in poca acqua.

Vino medicinale: aggiungere 60 g di corteccia di Cassia, essiccata e ridotta in polvere, a un litro di buon vino bianco secco, far macerare per 6-7 giorni, quindi colare e conservare in luogo fresco. Si raccomanda di non utilizzare una qualità scadente di vino, perché durante la macerazione potrebbe diventare acido.

Olio essenziale: si acquista già pronto in erboristeria o farmacia, per l’uso seguire le indicazioni dell’erborista.

Salute

Diarrea, dissenteria, disturbi e dolori gastrointestinali, flatulenza, gonfiori di stomaco e d’intestino, inappetenza, meteorismo, nausea, vomito: assumere all’occorrenza durante il giorno 2-3 tazze d’infuso di corteccia, se il gusto è sgradevole dolcificare con poco miele, o prendere due volte il giorno, prima dei pasti principali, 10 gocce di tintura diluite in poca acqua tiepida. In caso d’inappetenza, per stimolare l’appetito, prendere come aperitivo, un’ora circa prima dei pasti, uno o due bicchierini di vino medicinale di Cassia, assumere lo stesso rimedio appena dopo mangiato per favorire i processi digestivi ed evitare i gonfiori di stomaco. Se i disturbi persistono consultare subito il medico.

Emicranie, raffreddori di testa, sinusite: aggiungere 10-15 gocce di olio essenziale di Cassia a un litro di acqua bollente, mescolare bene e utilizzare per fare inalazioni, due volte al dì, fino a quando l’acqua non si raffreddi, si consiglia di coprire la testa con un asciugamano per evitare di disperdere i vapori. Se la situazione non migliora consultare il medico.

Bellezza

Lozione per un alito sempre fresco e sano: per mantenere la bocca sana, fresca e pulita fare tutte le sere degli sciacqui con la lozione dentifricia così preparata: far macerare per dieci giorni in 300 g di alcool e 200 g di acqua 7-8 g di corteccia di Cassia in polvere, 20 g di polvere di semi di Anice verde o di Anice stellato, 10 g di sommità fiorite di Menta, 5 g di Argentina, 5 g di Eucalipto e 1-2 chiodi di Garofano, trascorso il tempo indicato filtrare e conservare in una bottiglietta di vetro. Utilizzare la lozione diluendo 1-2 cucchiai in un bicchiere di acqua.

Casa e giardino

Pot-pourri e sacchettini aromatici al profumo d’Oriente: pestare grossolanamente in un mortaio la corteccia di Cassia essiccata e aggiungerla così a una miscela composta di: boccioli di Rosa secchi, radici di Giaggiolo macinata, semi di Coriandolo pestati, chiodi di Garofano leggermente contusi e i fiori di Arancio secchi. Questa miscela è ottima per preparare pot-pourri deodora-ambiente e sacchettini per profumare la biancheria.

In cucina

La Cassia è una spezia che è molto più adatta alla preparazione di piatti salati piuttosto che piatti dolci, sono una delle spezie principali della cucina cinese dove rientra, macinata, nella tipica miscela delle cinque spezie composta appunto da Cassia, Anice stellato, Fagara, semi di Finocchio e chiodi di Garofano, nella stessa cucina è inoltre impiegata frequentamene anche intera nella preparazione di brasati, salse e intingoli vari. In India s’impiega nel Curry e nel condimento per il riso, in Russia e in Germania serve per aromatizzare il cioccolato, mentre in altri paesi insaporisce la frutta cotta, soprattutto le mele. Infine è squisita aggiunta all’orzo perlato, al cuscus, a piselli e lenticchie.

CURIOSITÀ

La Cassia è considerata una delle più antiche spezie aromatiche, ciò è testimoniato anche del fatto che nella Bibbia figura tra le spezie con cui fu ordinato Mosè di consacrare il tabernacolo (Esodo 30, 23-25).